Sono 12 le sfide mondiali indicate dal segretario generale Onu Antonio Guterres, che in un incontro informale dell’Assemblea generale a New York detta l’agenda 2018. Pace, denuclearizzazione, globalizzazione, cambiamento climatico e migrazioni al centro. “Abbiamo bisogno – la sua premessa – di più unità e coraggio per indirizzare il mondo verso un futuro migliore”. Alle sfide si aggiunge un “imperativo”: “L’empowerment delle donne, risorsa per il mondo, in ogni regione”. Contro povertà e disuguaglianze, afferma, è necessaria la “promozione di un autentico ‘new deal’ per una globalizzazione equa”. Il segretario Onu sollecita inoltre a “rafforzare le nostre ambizioni in materia di lotta ai cambiamenti climatici”. “Le migrazioni – aggiunge – sono un fenomeno positivo. L’adozione di un patto globale per migrazioni sicure, ordinate e regolari è uno degli obiettivi più importanti per quest’anno”. Ulteriori “compiti” sono il sostegno alla quarta rivoluzione industriale e l’impegno per la denuclearizzazione della Penisola coreana e per la stabilizzazione del Medio oriente. Il settimo punto riguarda il rafforzamento della partnership con l’Unione africana. E ancora: il sostegno all’Europa contro i conflitti che la paralizzano e il “forte impegno” nella lotta al terrorismo. Guterres chiede inoltre di rafforzare le missioni di pace Onu, di sostenere l’esodo dei rohingya dal Myanmar al Bangladesh e di superare la “falsa contraddizione tra diritti umani e sovranità nazionale”. Infine, l’impegno per “prevenire lo sfruttamento sessuale e gli abusi contro le donne”.