Libia: l’Italia invierà militari. Don Sacco (Pax Christi), “scelta folle e insensata. Parlamentari votino contro questa decisione del governo”

“Pare che verrà ridotto il numero dei militari in Iraq per mandarli in Libia e Niger. Da un’avventura all’altra. Credo sia una scelta folle e insensata. E riapriremo il Parlamento, appena sciolto, per un’altra guerra”. Lo afferma don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, in un’intervista pubblicata oggi da “Avvenire”. Don Sacco lancia un appello: “Mi auguro che oggi i parlamentari votino contro questa decisione del governo. A fine legislatura sarebbe un bel segnale, che ci farebbe ben sperare per il futuro”. “Papa Francesco – aggiunge – continua a ricordarci che siamo in una ‘terza guerra mondiale a pezzi’ e noi la alimentiamo in modo vergognoso e ipocrita”. Il coordinatore nazionale di Pax Christi commenta anche la “paura di una guerra nucleare” manifestata dal Papa sul volo che lo portava in Cile: “La paura del Papa è anche la nostra”. “Lui – prosegue – fa la sua parte, noi dobbiamo fare la nostra e impegnarci con tutte le forze per mettere al bando le armi nucleari, presenti anche sul nostro territorio, per questo abbiamo lanciato insieme a tanti altri, la campagna ‘Italia ripensaci!’”. Sulla questione della produzione di bombe in Sardegna, utilizzate poi nel conflitto in Yemen con la morte di civili, don Sacco chiede “alla politica di interessarsi seriamente di questi temi, di pace e disarmo. E lo chiedo anche ai sindacati, spesso silenti. Lo chiedo alla società civile. Perché non tutto quel che è legale è lecito e morale”.

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