Commercio estero: Confagricoltura, “Italia sempre più importatore e trasformatore di prodotti agricoli non nazionali”

Attenzione a non sottovalutare la crescita delle importazioni agroalimentari. È il monito lanciato da Confagricoltura che attira l’attenzione sull’aumento degli acquisti dall’estero oltre che delle vendite del comparto in tutto il mondo. Secondo l’organizzazione agricola è vero che le vendite all’estero vanno bene, ma ciò non toglie che l’Italia stia diventando sempre di più un Paese che trasforma materie prime. Prendendo come riferimento il 2017, Confagri spiega che, accanto al superamento del tetto dei 40 miliardi di esportazioni, è necessario porre anche “la contestuale crescita delle importazioni, che già nei primi undici mesi dell’anno scorso hanno superato i 41 miliardi di euro (+5,3%)”. Guardando poi oltre il dato generale, Confagricoltura sottolinea come sia migliorato il saldo commerciale e quello dei prodotti trasformati (con un surplus che sinora è aumentato del 39%), mentre peggiora il saldo dei prodotti agricoli (con un deficit che cresce del 6,3%). “Indipendentemente dal traguardo dei 40 miliardi di export, è evidente – commenta Confagricoltura in una nota – che stiamo diventando sempre di più un Paese che importa prodotti agricoli e materie prime che poi trasforma. E questo, se va bene nel complesso, deve far riflettere sulla competitività della nostra agricoltura”.

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