Migranti: Simoncini (Univ. Firenze), “Mediterraneo oggi, sconfinato cimitero per i profughi, non è l’eredità che ci è stata consegnata”

(dall’inviato a Rimini) – “Il Mediterraneo di oggi, uno sconfinato cimitero per i profughi che lo attraversano, non è l’eredità che ci è stata consegnata”. Andrea Simoncini, professore ordinario di diritto costituzionale all’Università degli studi di Firenze, ha citato Giorgio La Pira, il sindaco nella Firenze della ricostruzione, parlando ieri al Meeting di Rimini nel corso dell’incontro “Mediterraneo: costruire ponti, abbattere muri” cui hanno partecipato Nassir Abdulaziz Al-Nasser, alto rappresentante dell’Onu per l’Alleanza delle Civiltà, Saifallah Lasram, sindaco di Tunisi, e Dario Nardella, sindaco di Firenze. Simoncini ha indicato la duplice eredità lasciata dal Mediterraneo vista da La Pira: “Luogo di incontro tra le componenti fondative della nostra civiltà – religiosa, con Abramo comune radice soprannaturale; metafisica, pensata da greci e arabi; giuridica e politica elaborata dai romani – e, altro lascito, affermando il ruolo che hanno le città nella costruzione di questo spazio di dialogo”. Concetto ripreso anche da Al Nasser, “la missione dell’Onu è abbattere muri e costruire ponti tra i popoli”, che ha parlato di “dialogo interculturale” non come “un obbligo ma una necessità. Non possiamo dare per scontato lo spazio di incontro del Mediterraneo, dobbiamo riguadagnarlo. L’Alleanza tra le civiltà è stata creata per promuovere la comprensione tra popoli e nazioni, divulgare che le differenze sono un punto di forza. Nel mio ruolo intendo combattere la xenofobia e l’odio”. Il sindaco di Tunisi, Lasram, ha, a sua volta, ribadito la necessità della cooperazione e ricordato che la rivoluzione in Tunisia “è avvenuta senza spargimento di sangue, che l’immigrazione non deve essere selvaggia. Nessuno sbaglia a controllare le proprie frontiere”, ha affermato. Nel suo intervento il sindaco Nardella ha ammonito: “Il terrorismo ha due obiettivi: vite umane e cultura. Le città che non curano il proprio patrimonio diventano più fragili, deboli, attaccabili da qualunque terrorismo”. Servono gesti concreti e Nardella, riguardo ad ‘aiutare gli altri a casa loro’, ha annunciato l’apertura, con l’Università di Firenze, di una sede della facoltà di architettura nella città marocchina di Fez.

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