Siccità: Tribunale respinge ricorso Acea su ordinanza Regione Lazio

(DIRE-SIR) – Il Tribunale superiore delle acque pubbliche ha rigettato il ricorso fatto da Acea sulla sospensiva dello stop ai prelievi dal lago di Bracciano ordinato dalla Regione Lazio. Nella sentenza si legge che la turnazione del servizio di distribuzione dell’acqua nel territorio del Comune di Roma non “appare una conseguenza non imposta in via esclusiva dall’ordinanza impugnata”.
Il provvedimento con cui la Regione Lazio ha ordinato ad Acea lo stop ai prelievi, osserva il Tribunale nel decreto, “non appare inficiato da irragionevolezza, considerato che tutti i Comuni i cui territori sono vicini o confinanti con il lago di Bracciano si sono espressi favorevolmente rispetto ad un intervento” della stessa amministrazione regionale “diretto ad interrompere il prelievo d’acqua al fine di impedire un ulteriore abbassamento del suo livello idrometrico”. L’ordinanza della Regione, scrive ancora il Tribunale, “appare riconducibile al potere immanente della autorità concedente la derivazione per usi potabili di assumere determinazioni volte a contrastare cause o concause che generino l’irreversibile depauperamento della detta risorsa idrica, con conseguenti ripercussioni negative e definitive anche sul sistema lacustre”.
Infine, il Tribunale superiore delle acque pubbliche scrive che “Acea Ato 2 potrà adottare ‘misure compensative’ per contrastare gli effetti dell’azzeramento del prelievo in contestazione, con ciò volendosi riferire alla possibilità di individuare, eventualmente con l’ausilio delle altre Autorità competenti in materia, anche altri rimedi purché compatibili con il veduto divieto di prelievo” delle acque dal lago di Bracciano. (www.dire.it)

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