Paolo VI: in un volume le testimonianze “bresciane” per la causa di canonizzazione

Parole e gesti di Papa Montini riferiti da chi ne fu testimone, o ne sentì parlare da testimoni diretti: sono raccolti nel volume “Processo a Montini. Paolo VI nel racconto dei testimoni bresciani intervenuti nella causa di canonizzazione”, edito da Morcelliana. La causa di beatificazione di Giovanni Battista Montini ha coinvolto 51 testimoni nella sua fase rogatoriale nella diocesi di Brescia, 71 nella fase milanese e 63 (a cui si sono aggiunte 13 dichiarazioni scritte) in quella romana. Nel volume le testimonianze “bresciane” sulla santità di Paolo VI, qui per la prima volta raccolte e annotate da Massimo Tedeschi, giornalista del “Corriere della Sera” e saggista, tratte dalla voluminosa “ Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis” conservata negli archivi della Congregazione delle Cause dei Santi. Si tratta di documenti che riportano – ai fini del processo di beatificazione – le deposizioni giurate su Giovanni Battista Montini riferite da coloro che lo conobbero direttamente. Parole racchiuse in migliaia di pagine di verbali che, sottratte alla loro destinazione ufficiale, e, pezzo dopo pezzo, disposte in ordine cronologico, ma ancorato a nuclei tematici trasversali, restituiscono qui a tutto tondo il profilo di Montini bambino, adolescente, giovane sacerdote, vescovo o Papa. Un ritratto forse parziale, ma ben poco convenzionale e conosciuto. Come quello della nipote Chiara Montini Matricardi che per la prima volta parla dello zio don Battista che – scrive Tedeschi – “ha saputo affrontare il ‘terribile quotidiano’ con eroismo, e che, sotto lo schermo di paramenti sacri, responsabilità opprimenti e mortificanti luoghi comuni, ha esaltato sino alla fine la propria umanità”.

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