Charlie Gard: Londra, rimandata a domani la decisione su dove il piccolo trascorrerà i suoi ultimi giorni

Ancora in tribunale oggi la mamma di Charlie Gard, Connie Yates, insieme ai suoi avvocati. Il papà Cris Gard, a quanto riferiscono i media inglesi, non ha assistito all’udienza. La mamma ha voluto che nell’aula fossero presenti anche i giornalisti. Non è stato trovato ancora un accordo sugli ultimi giorni di Charlie. I genitori lo vorrebbero a casa, almeno per “una settimana”. L’ospedale, che “ha cercato di fare tutto il possibile” per andare incontro al loro desiderio, ha sottoposto ai genitori una proposta dettagliata di cure palliative per accompagnare il piccolo negli ultimi momenti ma sostiene la difficoltà di garantire la ventilazione e le cure specialistiche appropriate per assicurare che Charlie non soffra, al di fuori di un contesto ospedaliero. Secondo quanto riferito dall’avvocato di parte dell’ospedale, Katie Gollop, non sarebbe stato possibile “trovare un medico di terapia intensiva che possa sostenere le cure a casa”. Più volte il giudice ha sospeso la seduta nel corso del pomeriggio per permettere un dialogo tra gli avvocati delle parti e più volte ha indicato come la materia fosse da definire più propriamente attraverso l’istituto della mediazione, anziché con una sentenza. La casa di Charlie è stata ritenuta dall’Ospedale inadeguata per ospitare i macchinari necessari alla ventilazione; l’avvocato Victoria Butler-Cole, che di fronte al giudice è l’avvocato “guardiano” degli interessi del piccolo, ha presentato la proposta di un “hospice”, in cui trasferire Charlie “alla fine di questa settimana”. Il giudice ha quindi aggiornato l’udienza alle 14 di domani (ora di Londra) , quando “prenderà una decisione conclusiva, a meno di qualcosa completamente nuovo e inatteso”.

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