Venezuela: vescovi, “il giornalismo serva la verità e la dignità umana”

“In Venezuela, la pratica del giornalismo è stata seriamente contestata dai continui attacchi che ha subito negli ultimi anni: aggressioni, molestie, furti e distruzione di attrezzature, restrizioni sulla copertura, censura, detenzioni arbitrarie e ingiustificate e anche la chiusura di numerosi media”. Per questo occorre “continuare a fare del giornalismo la memoria di tutte le voci, compito sacro da esercitare con la consapevolezza che ai giornalisti sono affidati i media per il bene di tutti, soprattutto per il bene dei deboli e vulnerabili della società”. Questo è un passo centrale del messaggio che la Commissione episcopale per i media della Conferenza episcopale venezuelana ha diffuso ieri, in occasione della “giornata nazionale del giornalista” e in cui ripetutamente si invoca “un giornalismo che serva la verità e la dignità umana”. I vescovi sollecitano a costruire un’informazione che “anche nei momenti più difficili, si fondi sul pilastro dell’amore per la verità, professionalità e rispetto della dignità umana, un giornalismo che vada oltre slogan e ideologie”, “libero da interessi parziali per costruire, giorno dopo giorno, strade d’integrazione”. I giornalisti hanno anche una grande responsabilità perché sono coloro che “scrivono la prima bozza della storia” e sono “portavoce di speranza e di fiducia”, “educatori e orientatori di opinione”, li definiscono i vescovi che auspicano “denunce coraggiose e documentate, il confronto delle fonti d’informazione, ricerche approfondite” come “miglior supporto per questa lotta senza quartiere”. Proprio ieri sera lo scontro in corso da mesi tra governo e oppositori ha registrato un attacco da parte di un elicottero che ha lanciato granate contro l’edificio della Corte Suprema nel centro di Caracas. Il presidente Maduro ha condannato l’attacco come atto terroristico e colpo di stato.

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