Luigi Pedrazzi: Bologna ricorda il fondatore della rivista “Il Mulino”, cattolico, “dossettiano”, giornalista e vicesindaco

“Insegnante, consigliere comunale, fondatore della rivista ‘Il Mulino’, protagonista del primo decentramento di quartiere, vicesindaco, appassionato della Chiesa del dialogo e della condivisione, imprenditore di mille iniziative comunitarie. Gli abbiamo voluto bene”. Così l’Istituto regionale di studi sociali e politici “De Gasperi” di Bologna, ricorda Luigi Pedrazzi, deceduto ieri all’età di 89 anni. Sono molte le voci che oggi evocano il docente, politologo, giornalista bolognese, esponente conosciuto del mondo cattolico della città emiliana, da sempre vicino a Giuseppe Dossetti e poi al cattolicesimo democratico. Negli anni ’50 fu tra i fondatori dell’associazione e della rivista Il Mulino, promotore di varie iniziative culturali e formative a Bologna e nel resto d’Italia assieme a Beniamino Andreatta, Leopoldo Elia, Ermanno Gorrieri Raniero La Valle. Esponente del “fronte del no” al referendum sul divorzio, fu, negli anni ’90, tra gli ispiratori dell’Ulivo di Romano Prodi e vicesindaco (il primo cattolico) di Bologna nella giunta guidata da Walter Vitali. Fu anche autore di vari articoli, volumi e saggi di analisi politica, caporedattore di “Bologna Sette”, inserto bolognese domenicale di “Avvenire”. Nel 2014 aveva ricevuto l’Archiginnasio d’oro, premio conferito dal Comune di Bologna come “personalità che si è distinta nel campo della cultura e della scienza”.

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