Festa di Avvenire: mons. Todisco (Melfi), “se non abbiamo a cuore la nostra terra non cambieremo le cose”

“Se non abbiamo a cuore la nostra terra non cambieremo le cose”. Lo ha detto ieri sera a Matera mons. Gianfranco Todisco, amministratore apostolico della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, durante la Festa di Avvenire, dedicata al tema dello “Sviluppo del Mezzogiorno”. Nelle sue parole l’espressione di don Milani “ho a cuore” per spiegare che “i nostri giovani vanno via perché forse non abbiamo insegnato loro ad amare questa terra. Vanno via perché non c’è lavoro. Ma la risposta può essere far venire alla luce quella ricchezza di tesori che abbiamo”. Negli anni vissuti all’estero, mons. Todisco ha notato un elemento comune in Paesi diversi, dal Canada all’Australia: “Gli italiani del Sud che sono emigrati hanno reso grandi i Paesi dove sono andanti. È possibile che noi non ci riusciamo col nostro Mezzogiorno? Quindi, dobbiamo fare squadra. Possiamo fare dei nostri paesi che si spopolano luoghi di attrazione. Ma abbiamo bellezze che non risplendono”. Passando dall’emigrazione all’immigrazione, Todisco ha raccontato il successo di un progetto della diocesi di Melfi. “Alcuni immigrati che venivano sfruttati nei campi di raccolta dei pomodori sono tornati in Mali, noi li abbiamo accompagnati aiutandoli a realizzare i loro progetti sia nell’allevamento sia nell’agricoltura. Aiutati da un’associazione di volontariato che opera lì, abbiamo contribuito con 8mila euro a dare lavoro e speranza a più di 30 famiglie”.

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