Cisl da Papa Francesco: Furlan, “non ci rassegniamo a globalizzazione inumana, diseguaglianze, povertà, disoccupazione”

“Una globalizzazione inumana, senza regole, e una finanza ingorda, ci hanno consegnato più diseguaglianze sociali, più povertà, più disoccupazione, senso di solitudine e frustrazione, soprattutto di tanti giovani emarginati, senza un lavoro stabile e a volte anche sfruttati da un consumismo che non riconosce l’importanza e il ruolo unificante del lavoro nella società. Noi non ci rassegniamo a questa situazione”. Così la segreteria generale della Confederazione italiana sindacati lavoratori (Cisl), Annamaria Furlan, si è rivolta a Papa Francesco nel corso dell’udienza concessa oggi dal Pontefice, prima dell’udienza generale, ai delegati della Cisl in occasione del XVIII Congresso nazionale “Per la persona, per il lavoro” (28 giugno – 1° luglio). “Il lavoro – ha aggiunto Furlan – non è necessario solo per l’economia, ma per la realizzazione della persona, per il riconoscimento della sua reale dignità, per il suo diritto di cittadinanza. Le siamo infinitamente grati e riconoscenti, caro Santo Padre, per i Suoi appelli costanti, accorati, in tante vertenze che ci vedono duramente impegnati per difendere il ‘reddito’ da lavoro, la tutela dei diritti fondamentali, la stabilità dell’impiego, la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”. Tra gli obiettivi per cui si batte la Cisl, ha sottolineato, la crescita economica e la necessità di costruire un’Europa del lavoro e della giustizia sociale. Occorre fare di più, ha concluso, “per la tutela della famiglia, la difesa della maternità, per l’accoglienza e l’integrazione di quanti fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle malattie, dalla fame”.

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