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Avvenire dedica il suo titolo principale al caso migranti, con la mossa politica dell’Italia, che minaccia di chiudere i porti alle navi straniere se l’Europa non metterà in campo aiuti concreti per l’emergenza. L’editoriale è del direttore Marco Tarquinio.
Ampio spazio a centro pagina per le attività del Papa. Prima ha ricevuto una delegazione della Cisl, che celebra il proprio congresso, poi ha presieduto il Concistoro in cui sono stati creati 5 nuovi cardinali. Sul discorso che Francesco ha rivolto al sindacato è incentrato il commento di Francesco Riccardi. “‘Profezia’ e ‘innovazione’ – le due parole che il Papa ha consegnato alla Cisl – possono essere davvero le chiavi con le quali cercare di aprire la porta di un futuro diverso e migliore rispetto a quello, incerto e fosco, che si staglia oggi all’orizzonte. E oggi, nel confronto con la politica e più ancora nello specifico della contrattazione nelle imprese, essere sindacato significa rispondere alla propria vocazione di syn-dike di ‘giustizia insieme’. È greco antico, ma non c’è nulla di più moderno”.
Spazio anche per la vicenda del piccolo Charlie, il bambino inglese colpito da una grave malattia genetica, per il quale i giudici hanno dato il via libera al distacco dei macchinari. Scrive Assuntina Morresi nel suo commento: “Perché tanta necessità di sospendere la ventilazione artificiale a Charlie, contro il volere dei suoi genitori? È troppo forte il sospetto che si voglia porre fine quanto prima alla vita del piccolo, perché oramai già irrimediabilmente segnata. Ma non dobbiamo giocare con le parole: una morte procurata volontariamente ha un nome preciso, si chiama eutanasia”. Richiami per l’inserto “èvita”, che si occupa, tra l’altro, dell’infertilità maschile, e per l’inserto Popotus, il giornale con le notizie dei grandi scritte per i bambini.