Sviluppo sostenibile: Comitato economico e sociale, seminario su Agenda 2030 Onu. Jahier, ritardo Ue. “Serve un governo globale”

“Con mio grande rammarico, l’Ue non ha dimostrato di aver assimilato e abbracciato le opportunità per un cambio di modello fornito dall’Agenda 2030. Sfortunatamente, tale agenda è piuttosto assente nei cinque scenari proposti dal Libro bianco della Commissione europea sul futuro dell’Ue”. Così si è espresso Luca Jahier, presidente del Gruppo III – Interessi diversi del Comitato economico e sociale Ue, introducendo il seminario in corso a Bruxelles (22-23 maggio) intitolato “The 2030 Agenda for Sustainable Development: a new frontier of rights and progress for the Eu”. “Persino la Dichiarazione di Roma”, siglata dai 27 nel 60° dei Trattati, “e le comunicazioni dello scorso anno sul ‘futuro europeo sostenibile’ prevedono un impegno solo parziale. Secondo me, questa potrebbe essere un’enorme occasione perduta. Si contraddice inoltre l’impegno dell’Ue sul Climate Change Agreement di Parigi”. Jahier aggiunge: “Non c’è dubbio che saremo capaci di progettare e realizzare questo nuovo mondo soltanto lavorando insieme con trasparenza. C’è bisogno di un nuovo modello di governo mondiale e l’Ue dovrebbe prendersi la responsabilità di plasmarlo. Questo nuovo governo globale dovrebbe essere definito e guidato da iniziative che partono dal basso, dalle autorità regionali e locali, dalle organizzazioni della società civili – incluse imprese e sindacati – e dai cittadini”. Infatti “l’economia gioca un ruolo cruciale nel guidare, innovare e investire nel cambiamento. A ben vedere, senza il supporto attivo dell’economia, non saremo mai in grado di completare l’Agenda del 2030”.
“Abbiamo inoltre bisogno di dare priorità all’ambizioso allestimento di piattaforme multi-stakeholder. Questo consentirebbe alla società civile europea di essere coinvolta nel ciclo della realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, con pareri presentati alle autorità politiche”. Il Comitato economico e sociale “è pronto a supportare la creazione di un forum di questo tipo”. Infine: “I giovani in particolare devono diventare la chiave del cambiamento, così come l’equità generazionale è vitale per il successo di questa agenda. Perciò saliamo insieme a bordo di questo nuovo mondo! Che torni la fiducia nel nostro sistema democratico. Facciamo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite la guida per il contratto sociale europeo del XXI secolo”.

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