Lotta alla mafia: Occhiuto (Anci), “sinergia tra istituzioni e mondo cattolico per riportare i territori alla legalità”

“La lotta alla mafia, al malaffare, deve essere fatta in sinergia assoluta con tutte le istituzioni. Solo uniti, con questa voglia di riscatto che parte da tutti gli strati della società, sarà possibile far nascere un nuovo Sud”. Lo dice al Sir Mario Occhiuto, presidente della Commissione Mezzogiorno dell’Anci e sindaco di Cosenza, alla vigilia del convegno “Il ruolo dell’informazione in terre di mafia. Dalle stragi del ’92 alle collusioni politico-istituzionali odierne”, che si terrà domani nella città bruzia. Occhiuto, che per l’occasione ha rilasciato anche un’intervista al settimanale diocesano “Parola di Vita”, evidenzia il ruolo della Chiesa: “Le parrocchie sono in tutti i quartieri, specie i più disagiati, grazie all’azione spesso silenziosa dei parroci. Le comunità parrocchiali sono un aiuto alle istituzioni e spesso si sostituiscono ad esse, ed è proprio grazie alle parrocchie che possiamo arrivare dappertutto. Per garantire un futuro diverso, la sinergia con il mondo cattolco e le parrocchie è un’azione assolutamente positiva per riportare i territori alla legalità”. Infatti, sottolinea Occhiuto, “la mafia è prepotenza, è sporcare quello che può esserci nelle città”. Ricordando i 25 anni dalla strage di Capaci, il sindaco di Cosenza conclude: “Falcone è stato un uomo che ha dato un grosso contributo al nostro Paese, combattendo a viso aperto la mafia. Tutti possiamo impegnarci, dagli amministratori ai cittadini ai soggetti politici, nel rispetto delle istituzioni”.

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