Diocesi: Carpi, precisazioni sulla “Cittadella della carità”. Sarà occupato solo un terzo dello spazio originariamente previsto

La diocesi di Carpi interviene dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi da alcuni residenti nel quartiere tra via Nuova Ponente e via Orazio Vecchi, dove sorgerà la “Cittadella della carità”, che temono la cementificazione del parco e la riduzione dei parcheggi. In una nota, la diocesi ribadisce anzitutto che “l’area in cui sorgerà la struttura è di proprietà della diocesi. Il lotto oggetto dell’attuale intervento, destinato a servizi religiosi, faceva parte di un piano particolareggiato di iniziativa privata che prevedeva inizialmente la realizzazione di una nuova chiesa con superficie coperta di 600 mq. Successivamente si è deciso di erigere la costruzione in maniera differente, nelle forme, nelle dimensioni e negli usi”. La nuova costruzione – un fabbricato a due piani in una porzione dell’attuale area a prato -, “le cui spese sono interamente a carico della Chiesa, porterà inevitabilmente ad una riduzione dell’area verde ma in modalità discreta e con quantità di molto inferiori rispetto a quanto consentirebbero gli indici urbanistici”. La diocesi ha infatti deciso di occupare “solo un terzo” dello spazio originariamente previsto. Gli spazi interni ospiteranno al piano terra la sede della Caritas diocesana, il consultorio familiare e una cappella aperta al pubblico intitolata al beato Odoardo Focherini; al piano superiore, una struttura di prima accoglienza per padri separati, con sei posti letto. “Con quest’ultimo servizio – conclude la nota – si realizzerà il desiderio che da tempo nutriva la Caritas diocesana e che ancora una volta il vescovo, mons. Francesco Cavina, ha saputo interpretare e concretizzare: venire incontro all’emergenza abitativa che riguarda gli uomini, e in particolare i padri in difficoltà”.

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