Papa in Egitto: mons. Viganò a Radio Vaticana, “Papa è andato come pellegrino di pace”

“Il Papa è andato in Egitto come pellegrino di pace, cercando gli incontri possibili, gli abbracci, e soprattutto per individuare possibili strade perché le religioni possano essere protagoniste di alleanza e di pace”, così monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, commenta a Radio Vaticana il viaggio di Francesco.
E’ questo un viaggio “che ha fatto dei passi importanti sia nei confronti di una responsabilità delle religioni, sia anche dal punto di vista del rapporto, penso, ad esempio, con i copti ortodossi e la Dichiarazione congiunta”.
Mons. Viganò ricorda le molte parole del Papa che hanno colpito gli egiziani: dalla “pace” a “l’ecumenismo del sangue”, dallo “spezzare l’indurimento dei nostri cuori per ricercare Gesù” al conforto ai religiosi rinfrancati con “non temere piccolo gregge”.
Dunque “un viaggio di grande intensità spirituale, di grande vicinanza umana e soprattutto di grande sostegno a quei passi possibili che possono essere realizzati in nome e a favore della pace”. Tra le immagini più forti: “l’abbraccio particolare, col grande Imam ad Al Azhar”, perché è stato “un abbraccio di una stretta forte, come se ci fosse quasi il desiderio di una reciproca consolazione e di gratitudine reciproca. Quello è stato un gesto molto forte, molto evidente. Credo che lì ci sia proprio il seme, il germoglio di un cammino di dialogo”.
E conclude: “il cammino del quotidiano presenterà certamente una sua faticosità, un suo ostacolo, però un cammino è stato intrapreso”.

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