Papa Francesco: “Non esiste ecumenismo statico. Oggi ci sono più martiri che in passato”

“L’unità del battesimo va avanti, la colpa è una cosa storica: nei primi concili era chiaro, poi i cristiani battezzavano i bambini nei santuari e, quando volevano sposarsi, si ripeteva il battesimo sotto condizione. È cominciato con noi, non con loro. Siamo in buon cammino per superare questo. Gli ortodossi russi riconoscono il nostro battesimo e io riconosco il loro”. Lo ha detto Papa Francesco nella conferenza stampa durante il volo di ritorno dall’Egitto, parlando della dichiarazione congiunta Chiesa cattolica e Chiesa copto-ortodossa, in cui al punto 11 si afferma di cercare “sinceramente di non ripetere il battesimo che è stato somministrato in una delle nostre Chiese per qualsiasi persona che voglia unirsi all’altra”. Il Papa ha anche ribadito che “l’ecumenismo si fa in cammino con le opere di carità, stando insieme. Non esiste un ecumenismo statico. I teologi devono studiare ma questo non è possibile che finisca bene se non si cammina insieme, pregando insieme”. Con il patriarca russo Kirill, ha aggiunto Bergoglio, “ci sono rapporti buoni e anche l’arcivescovo Hilarion è venuto parecchie volte a Roma e anche con lui abbiamo un buon rapporto. Con lo Stato russo: so che lo Stato parla della difesa dei cristiani in Medio Oriente, questa credo che sia una cosa buona: parlare contro la persecuzione. Oggi ci sono più martiri che in passato”.

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