“Ci sono campi di rifugiati che sono veri campi di concentramento. Qualcuno forse c’è in Italia, qualcuno forse in altre parti. Pensiamo a cosa fa la gente quando è rinchiusa in un campo senza poter uscire. Pensiamo che cos’è successo in Nord Europa quando i migranti volevano attraversare il mare per andare in Inghilterra, e sono stati chiusi dentro”. Lo ha dichiarato Papa Francesco nella conferenza stampa durante il volo di ritorno dall’Egitto parlando di migranti e rifugiati. “Mi ha fatto ridere una cosa, e questa è un po’ la cultura italiana: in Sicilia – ha ricordato il Pontefice, riferendo di una conversazione con un delegato dell’Azione Cattolica della diocesi di Agrigento – in un piccolo paese, c’è un campo rifugiati. I capi di quel paese hanno parlato ai migranti e hanno detto loro: ‘Stare qui dentro farà male alla vostra salute mentale, dovete uscire, ma per favore non fate cose brutte, delinquenza e criminalità! Noi non possiamo aprire i cancelli, ma facciamo un buco dietro, voi uscite, fate una passeggiata in paese…’. E così si sono costruiti buoni rapporti con gli abitanti di quel paesino: i migranti non fanno atti di delinquenza o criminalità. Ma stare chiusi senza uscire è un lager ma niente a che vedere con la Germania”.