Papa Francesco: udienza, “tutti noi ci incontreremo nella piazza del cielo, per sempre, che non passa mai”

foto SIR/Marco Calvarese

“Quando Dio promette, porta a compimento quello che promette”. Lo ha assicurato, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi. “E allora la nostra vita assumerà una luce nuova, nella consapevolezza che Colui che ha risuscitato il suo Figlio risusciterà anche noi e ci renderà davvero una cosa sola con Lui, insieme a tutti i nostri fratelli nella fede”, ha proseguito, concludendo la catechesi ancora a braccio: “Noi tutti crediamo, canteremo il Padre Nostro, riceveremo la benedizione, ma questo passa”, ha detto ai 13mila fedeli presenti oggi all’appuntamento del mercoledì. “Se oggi abbiamo il cuore aperto, tutti noi ci incontreremo nella piazza del cielo, per sempre, che non passa mai! E questa è la promessa di Dio”. “Questo è il paradosso e nel contempo l’elemento più forte, più alto della nostra speranza”, aveva spiegato poco prima Francesco: “Una speranza fondata su una promessa che dal punto di vista umano sembra incerta e imprevedibile, ma che non viene meno neppure di fronte alla morte, quando a promettere è il Dio della Risurrezione e della vita”. “E questo non lo promette uno qualunque, quello che lo promette è il Dio della Risurrezione e della vita!”, ha sottolineato il Papa fuori testo: “Chiediamo oggi al Signore la grazia di rimanere fondati non tanto sulle nostre sicurezze, sulle nostre capacità, ma sulla speranza che scaturisce dalla promessa di Dio, come veri figli di Abramo”.

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