Brexit: nella notte accordo tra Ue e Regno Unito. Garantiti i diritti dei cittadini europei. Risolto anche il nodo-Irlanda

Bruxelles, 8 dicembre: colazione di lavoro questa mattina tra la delegazione della Commissione Ue e quella del governo britannico (foto SIR/CE)

(Bruxelles) La Commissione europea ha dunque raccomandato oggi al Consiglio europeo di “constatare che sono stati compiuti progressi sufficienti nella prima fase dei negoziati condotti con il Regno Unito a norma dell’articolo 50”. Spetta ora al Consiglio europeo del 15 dicembre 2017 “stabilire se così è e consentire quindi il passaggio alla seconda fase negoziale”. La Commissione precisa che la sua valutazione si basa sulla “relazione comune concordata dai propri negoziatori con gli omologhi del governo del Regno Unito, che la premier Theresa May ha avallato oggi nel corso di una riunione con il presidente Jean-Claude Juncker”. Michel Barnier, capo negoziatore della Commissione europea, dichiara: “La valutazione della Commissione si fonda sui progressi concreti e autentici che sono stati compiuti su ciascuno dei tre temi prioritari. Mettendoci d’accordo su questi punti e regolando il passato potremo ora passare a discutere con fiducia delle relazioni che ci legheranno in futuro”. Il negoziatore assicura che “i cittadini dell’Ue che vivono nel Regno Unito saranno tutelati nella loro scelta di vita: anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione, i cittadini dell’Unione che vivono in tale Paese e i cittadini britannici che vivono nell’Ue27 manterranno gli stessi diritti”. Riguardo alla liquidazione finanziaria, il Regno Unito ha convenuto che gli impegni assunti dall’Ue a 28 (bilancio pluriennale fino al 2020) “saranno onorati dall’Ue a 28, Regno Unito compreso”. Si tratta ora di definire la cifra che Londra dovrà saldare con l’Unione entro il 2020, una cifra probabilmente compresa tra i 40 e i 60 miliardi di euro. Riguardo alla frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, il Regno Unito “riconosce la peculiarità della situazione irlandese e ha assunto impegni rilevanti per evitare che sia eretta una frontiera fisica”.
Tutti questi particolari sono definiti in un documento di 15 cartelle che sarà esaminato la prossima settimana al Consiglio europeo (riunione dei capi di Stati e di governo Ue). Se il Consiglio europeo valuterà che sono stati compiuti progressi sufficienti, i negoziatori della Commissione europea e del governo del Regno Unito cominceranno a redigere un accordo di recesso basato sull’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea (Tue), muovendo dalla relazione comune e dall’esito dei negoziati sulle altre questioni. “In conformità degli orientamenti del 29 aprile 2017, la Commissione – si legge in una nota – è pronta, non appena gli Stati membri avranno confermato la sua valutazione, ad avviare immediatamente i lavori sulle eventuali disposizioni transitorie e ad aprire discussioni esplorative sulle future relazioni tra l’Unione europea e il Regno Unito”.

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