Papa in Myanmar e Bangladesh: conferenza stampa aereo, con le armi nucleari “si rischia la distruzione dell’umanità”

“Oggi siamo al limite della liceità di avere e usare le armi nucleari”. Lo ha detto il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa sull’aereo da Dacca a Roma. “Oggi, con l’arsenale nucleare così sofisticato, si rischia la distruzione dell’umanità, o almeno di gran parte dell’umanità”, il grido d’allarme di Francesco: “Sono armamenti sofisticati e anche crudeli, sono capaci anche di distruggere le persone senza toccare le strutture… Siamo al limite, e poiché siamo al limite io mi faccio questa domanda – non come Magistero pontificio, ma è la domanda che si fa un Papa -: oggi è lecito mantenere gli arsenali nucleari, così come stanno, o oggi, per salvare il creato, salvare l’umanità, non è necessario andare indietro?”. Ci sono due forme di “incultura”, ha proseguito il Papa citando Guardini: “Prima l’incultura che Dio ci ha dato per fare la cultura, con il lavoro, con l’investigazione e avanti, fare cultura. Pensiamo alle scienze mediche, tanto progresso, tanta cultura, alla meccanica, a tante cose. E l’uomo ha la missione di fare cultura a partire dalla incultura ricevuta. Ma arriviamo a un punto in cui l’uomo ha in mano, con questa cultura, la capacità di fare un’altra incultura: pensiamo a Hiroshima e Nagasaki. E questo 60, 70 anni fa. La distruzione. E questo succede anche quando nell’energia atomica non si riesce ad avere tutto il controllo: pensate agli incidenti dell’Ucraina. Per questo, tornando alle armi, che sono per vincere distruggendo, io dico che siamo al limite della liceità”.

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