Pace: mons. Marcianò (ordinario militare), “trasformare l’arte della guerra in una straordinaria forza di servizio, dedizione, sacrificio”

“Compromettersi chiede di superare la più grande malattia dell’anima che è l’indifferenza; e voi, uomini e donne della Marina militare, dei Vigili del fuoco, siete persone che sanno compromettersi, prendendo sul serio la causa della sicurezza e della pace cercando di trasformare ‘l’arte della guerra’ in una straordinaria forza di servizio, dedizione, sacrificio, persino sacrificio della vita, per il bene degli altri, nel nostro Paese e a livello internazionale”. Lo ha affermato oggi l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, presiedendo nella basilica di S. Giovanni in Laterano la celebrazione eucaristica per la festa di santa Barbara. L’arcivescovo ha fatto riferimento ai “tanti fronti sui quali siete impegnati: penso con dolore alle coste italiane, dove voi militari della Marina assistete al continuo approdo di profughi e disperati, vittime dell’indifferenza nei loro Paesi e, troppo spesso, da parte dell’Europa e della comunità internazionale. E penso anche a situazioni drammatiche di emergenza che, nella nostra Nazione, rimandano all’opera silenziosa e feconda di voi Vigili del fuoco, e dei militari del Genio: dagli incendi che distruggono vite umane e devastano il creato, ai terribili terremoti e alle catastrofi, laddove siete spesso i primi ad arrivare e gli ultimi a partire, diventando concreto segno di vicinanza e speranza”. Marcianò ha osservato che “la pace è un cammino”. “Forse – ha notato – è ancora necessario scoprire la preziosità e la ricchezza delle differenze e, permettetemi di dire, di convertirci ad esse”. “Il grande compito di sicurezza, giustizia e pace affidato a voi, carissimi amici della Marina militare, dei Vigili del fuoco, degli Artiglieri e Genieri” è “non sempre compreso, ma necessario e che vi fa onore”. “Per il quale – ha concluso Marcianò – a nome della Chiesa e del Paese, voglio ringraziare Dio e, con affetto e stima, voglio dire un infinito grazie a ciascuno di voi”.

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