Papa Francesco: Angelus, appello per “un mondo senza armi nucleari” e per Vertice di Parigi sul clima

“Impegnarsi per la tutela della dignità di tutte le persone, in modo particolare di quelle più deboli e svantaggiate, significa anche lavorare con determinazione per costruire un mondo senza armi nucleari”. Con queste parole, dopo l’Angelus di ieri, il Papa ha spiegato il legame tra l’assegnazione del Premio Nobel per la pace alla Campagna internazionale per abolire le armi nucleari e la Giornata delle Nazioni Unite per i diritti umani. “Dio ci dona la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune”, ha ricordato Francesco: “Abbiamo la libertà, l’intelligenza e la capacità di guidare la tecnologia, di limitare il nostro potere, al servizio della pace e del vero progresso”. Poi il riferimento al Vertice di Parigi “Our Planet Summit”, che si apre domani: “A due anni dall’adozione dell’Accordo di Parigi sul clima, esso intende rinnovare l’impegno per la sua attuazione e consolidare una strategia condivisa per contrastare il preoccupante fenomeno del cambiamento climatico”. “Auspico vivamente che questo Vertice, così come le altre iniziative che vanno nella medesima direzione – l’appello – favoriscano una chiara presa di coscienza sulla necessità di adottare decisioni realmente efficaci per contrastare i cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, combattere la povertà e promuovere lo sviluppo umano integrale”. Non è mancata, infine, la “vicinanza” del Papa “alle popolazioni indiane colpite dal ciclone Okhi, specialmente alle famiglie dei moltissimi pescatori dispersi; e anche alla popolazione dell’Albania, duramente provata da gravi inondazioni”.

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