Mons. Antonio Riboldi: don Cerutti (Novara), “coraggioso pastore, rimasto sempre discepolo fedele del beato Antonio Rosmini”

“Ricordiamo tutti questo coraggioso pastore, rimasto sempre discepolo fedele del beato Antonio Rosmini nell’Istituto della carità”. Così don Gianluigi Cerutti, vicario episcopale per il clero e la vita consacrata, esprime il cordoglio e la vicinanza di tutta la diocesi di Novara alla famiglia rosminiana in lutto per la morte di mons. Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra, mancato all’alba di ieri mattina a Stresa, nella casa dei rosminiani dove era ospite dalla scorsa estate. Il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, presiederà la celebrazione esequiale nella chiesa parrocchiale di Stresa oggi pomeriggio, alle ore 15.30. Un’altra celebrazione si terrà poi nella cattedrale di Acerra, dove mons. Riboldi è stato vescovo dal ’78 al ’99. “Affidiamo all’incontro con Cristo risorto questo fedele e generoso ministro di Cristo e della Chiesa, che ha concluso la sua lunga esistenza terrena all’età di 94 anni, colmo di giorni, di intensa esperienza cristiana, religiosa e pastorale, con la ricchezza di un fecondo ministero apostolico”, aggiunge don Cerutti.
Il legame di mons. Riboldi (nato a Tregasio, piccolo centro della Brianza il 16 gennaio 1923) con la Chiesa novarese è molto forte e affonda le radici sin dall’inizio del suo ministero sacerdotale: dopo la professione religiosa nel ’46 fu ordinato prete da mons. Gilla Gremigni, vescovo di Novara, il 29 giugno 1951.

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