Settimana sociale: Mattarella, “il lavoro è componente essenziale della costruzione dell’edificio sociale”. “Attuare a pieno il dettato costituzionale”

(dall’inviato a Cagliari) – “Il lavoro è una componente essenziale della costruzione dell’edificio sociale ed è tema che non riguarda soltanto la produzione, il mercato, l’economia: è anche condizione di piena dignità dell’uomo, di partecipazione attiva alla vita sociale, quindi di sviluppo integrale della personalità. È questa una sfida cruciale per le nostre società, che escono dalla crisi più lunga dal dopoguerra e sono chiamate ad affrontare trasformazioni assai profonde”. È quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai partecipanti alla 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani che si è aperta nel pomeriggio a Cagliari. A leggerlo all’assemblea è stato mons. Filippo Santoro, presidente del Comitato scientifico e organizzatore dell’evento. “Sul lavoro si fonda la Repubblica italiana. E si fonda anche la democrazia – ricorda Mattarella – che non può vivere senza il responsabile apporto dei propri cittadini al bene comune e senza l’affermazione di un diritto eguale. Dobbiamo compiere ogni sforzo affinché trovi piena attuazione il dettato costituzionale”. Per il presidente della Repubblica, “possiamo diventare protagonisti del domani, e per farlo dobbiamo continuamente attualizzare e rinvigorire i valori che sono alla base della nostra convivenza, di fronte a sfide di dimensione planetaria in cui l’intero continente europeo deve saper essere decisivo”. “L’era dei robot e della telematica – osserva – inciderà sull’occupazione, ma quella del lavoro non è una battaglia dagli esiti segnati”. “Cresce, infatti, il bisogno di un modello di sviluppo sostenibile, accompagnato da un modello sociale sempre più attento alla persona e alla comunità”, rileva Mattarella, aggiungendo che “cresce il bisogno di una migliore armonia con l’ambiente, di una manutenzione e trasformazione dei paesaggi urbani e rurali in modo da accrescere la qualità del vivere, e con essa anche le potenzialità economiche, le quali tendono invece a esaurirsi quando prevalgono ragioni di sfruttamento e diseguaglianza rispetto alla responsabilità verso le generazioni di domani”.

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