Settimana sociale: card. Bassetti (presidente Cei), “emigrazione di massa dei nostri giovani è inaccettabile”

(dall’inviata a Cagliari) – “Reddito e occupazione non solo stanno favorendo le generazioni più vecchie, ma stanno incentivando una drammatica emigrazione di massa dei nostri giovani”. A lanciare il grido d’allarme è stato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che da Cagliari, nella prima giornata della Settimana sociale, ha affermato: “Lo voglio dire senza tentennamenti: questa situazione è inaccettabile! Si tratta di un fenomeno ingiusto che è il risultato di un quadro sociale ed economico dell’Italia estremamente preoccupante”. Citando gli ultimi dati Istat, Bassetti ha parlato dell’Italia come di “un Paese vecchio, anzi, rapidamente invecchiato; con livelli di povertà costantemente superiori rispetto alla media europea; con tassi di disoccupazione estremamente alti; e con uno sviluppo economico che stenta a ripartire con decisione”. Un quadro, questo, che per il presidente della Cei “non può lasciare indifferenti tutte quelle donne e quegli uomini ‘liberi e forti’ che hanno veramente a cuore il bene comune. C’è un sistema-Paese da promuovere e da valorizzare con tutte le nostre energie migliori”. La Chiesa, da parte sua, “non intende certo sostituirsi alle istituzioni o occupare spazi impropri, ma vuole dare il suo contributo che nasce dal Vangelo e dalla dottrina sociale” e “si impegna ad approntare tutte le iniziative che sono in suo potere per promuovere il lavoro e favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di chi ne sia ancora ai margini”. Tra le varie iniziative concrete emerse nel cammino preparatorio alla 48ma Settimana Sociale, Bassetti ha citato “tre possibili impegni della Chiesa Italiana per la promozione del lavoro: l’attività degli ‘oratori come LabOratori’; in secondo luogo, la possibilità di rendere le parrocchie e le diocesi dei luoghi di indirizzo, che forniscano ai giovani le informazioni essenziali per cercare lavoro, attraverso una sezione del sito Cei, costantemente aggiornata; terzo, le borse lavoro, da creare a livello diocesano per avviare all’attività lavorativa in particolare i giovani Neet, quelli che non studiano né cercano lavoro, perché ormai privi di speranza e iniziativa”. Di qui la proposta di “sottoscrivere un protocollo-quadro a livello nazionale tra la Cei e le principali organizzazioni imprenditoriali per favorire e agevolare iniziative locali sulla base di un format nazionale, flessibile e adattabile alle singole realtà locali”.

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