Lotta alla povertà: Rapporto Caritas, l’attuazione del Sia in cinque regioni secondo gli assistenti sociali

Nell’estate del 2016 è partita la sperimentazione del Sia (Sostegno all’inclusione attiva) che rappresenta il precedente diretto del nuovo Reddito d’inclusione (Rei) che prenderà il via l’anno prossimo. Dal settembre dello scorso anno la Caritas italiana ha avviato in cinque regioni (Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise e Sicilia) un percorso autonomo di valutazione del Sia, dal punto di vista degli stessi operatori Caritas, dei cittadini beneficiari della misura e degli assistenti sociali sul territorio. Questi ultimi hanno fornito risposte interlocutorie sull’efficacia del Sia, in quanto al momento della realizzazione dei “focus group” la fase progettuale dei Sia non era partita in nessuno dei territori considerati. Per questo motivo, si legge nel Rapporto 2017 sulle politiche contro la povertà in Italia, diffuso oggi dalla Caritas italiana, “il giudizio sull’impatto del Sia è stato dato relativamente alla sola componente economica, giudicata e definita nei termini di una ‘boccata d’ossigeno’ che ha consentito alle famiglie di ‘riprendere fiato’, ma che certamente non è in grado, per la sua esiguità quantitativa, di svolgere un ruolo risolutivo nel superamento delle situazioni di deprivazione sociale e materiale”.
In generale, gli assistenti sociali esprimono una “valutazione positiva dell’idea culturale alla base del Sia”. Allo stesso tempo, però, sottolineano uno scarto “tra contenuti legislativi e prassi operativa”.

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