Il 30 ottobre in Giordania sarà inaugurato il Giardino del Bene, nato dalla collaborazione tra l’onlus Gariwo (Gardens of the Righteous Worldwide) ed EcoPeace Middle East – organizzazione di ambientalisti giordani, israeliani e palestinesi – con il supporto dell’Ambasciata d’Italia ad Amman. Il giardino è ospitato nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park, riserva naturale creata nel 2004 nella Valle del Giordano da un gruppo di volontari che hanno risanato l’area dotandola di strutture eco-compatibili per ospitare turisti e organizzare attività educative per i giovani. La salvaguardia dell’ambiente è una delle priorità per la Giordania, che ha dovuto accogliere centinaia di migliaia di persone in fuga dal conflitto arabo-israeliano e dalla guerra civile in Siria, disponendo di scarse riserve idriche e di limitate risorse produttive. A queste sfide si è aggiunta la necessità di fronteggiare la minaccia del fondamentalismo e degli attacchi terroristici, che hanno colpito diversi paesi dell’area. Nel Giardino del Bene verrà onorata la memoria di sette persone, scelte d’intesa con il ministero della Cultura della Giordania, che si sono distinte nella battaglia contro il terrorismo e nella difesa del patrimonio ambientale e culturale e hanno contribuito al processo di cambiamento della società. Tra loro spicca la figura del pilota dell’aeronautica Moath Al Kasasbeh, arso vivo dai jihadisti dell’Isis, che EcoPeace ricorda così: “Ha accettato la morte per difenderci, il suo eroismo e coraggio affrontando una morte dolorosa resteranno per sempre nella memoria dell’umanità. Il dovere di garantire la dignità e la sicurezza del suo popolo sono stati più importanti della vita stessa”. Con lui saranno ricordati un importante esponente politico, Wasfi Al Tal, due attiviste per i diritti delle donne e dei bambini, Haifa’a Al Bashir e Zaha Jarnadaneh Manko, un imprenditore farmaceutico, Anis Mansour Muasher, lo scrittore Rox bin Al Azizi, e un artista, il cantante Ismail Khader .