Editoria: in un volume Ave gli interventi di Papa Francesco sul lavoro. Rossini (Acli), “parole che scuotono le coscienze”

“Penso a quanti sono disoccupati, spesso a causa di una mentalità egoista che cerca il profitto ad ogni costo” (2 maggio 2013). “Quando non ci si può guadagnare il pane, si perde la dignità. Questo è un dramma di oggi, specialmente per i giovani” (7 maggio 2015). “Il problema del lavoro è grave, per gli alti livelli di disoccupazione giovanile, e perché a volte il lavoro stesso non è dignitoso” (2 maggio 2016). Sono tre dei tweet dedicati da Papa Francesco‏ (@Pontifex_it) al mondo del lavoro. I testi da 140 caratteri sono raccolti, assieme ai discorsi ben più lunghi e articolati pronunciati in varie occasioni da Bergoglio, attorno allo stesso argomento e ora pubblicati nel volume “Lavoro”, della collana “Le parole di Francesco” della casa editrice Ave dell’Azione cattolica italiana. L’agevole libretto, pubblicato per la Settimana sociale di Cagliari, presenta una selezione di interventi di Bergoglio da arcivescovo di Buenos Aires (selezionati da C. Carbajal de Inzaurraga) e le parole pronunciate una volta giunto al soglio pontificio (antologia curata da Petra Pallanch).
La pubblicazione riporta un’ampia introduzione di Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli. Papa Francesco “ci invita a rivisitare la ricchezza del patrimonio della Chiesa e della Dottrina sociale intorno al lavoro, di quell’umanesimo integrale della persona che – scrive Rossini – costituisce il fondamento della civiltà dei diritti e della dignità dei lavoratori in un contesto ormai planetario”. “Le parole di Papa Francesco sono parole che scuotono le coscienze. Sono parole profonde, meditate e intense, seppur semplici da comprendere”.

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