Diocesi: mons. Sorrentino (Assisi), “accendiamo fiammelle di pace”

Tra oggi e il 28 ottobre “saremo impegnati a rivivere lo ‘spirito di Assisi’ nel solco di quel grande movimento di preghiera per la pace che S. Giovanni Paolo II inaugurò ad Assisi il 27 ottobre 1986, convocando per la preghiera non solo i cristiani, ma tutte le religioni del mondo”. Lo ricorda il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino. “Dio è il Dio della pace. Come potrebbe essere diversamente? È il Padre di tutti. Ha creato tutto e tutti per amore – osserva il presule -. Le guerre nascono dal nostro egoismo, sono alimentate dal nostro peccato. Peccato personale e strutture di peccato: economia malsana, politica corrotta, egoismo colonizzatore, commercio di armi, imperialismi striscianti, degrado ambientale, rifiuto della diversità… Se tante volte nel passato il nome di Dio è stato legato alla guerra, ciò è dipeso da una cultura religiosamente immatura. Persino nella Bibbia, nell’Antico Testamento, troviamo espressioni di questo tipo, ma esse vengono superate dalla pienezza della rivelazione: in Gesù si rivela un Dio che “spoglia” se stesso per amore. Non un Dio guerriero, ma un Dio “crocifisso”.
La parola di Gesù è chiara: “Vi lascio la pace. Vi do la mia pace”, fa notare mons. Sorrentino. “Un dono che chiede la nostra accoglienza. L’impegno per la pace è dovere irrinunciabile – sottolinea -. Questo dovere noi cristiani vogliamo vivere – pur nella distinzione dei cammini e lontano da ogni deriva sincretistica – insieme con i fratelli e sorelle delle altre religioni. È tempo di mostrare che l’autentico senso religioso – in tutte le religioni! – fa corpo con la pace”.
Per l’arcivescovo, “la costruzione della pace ha bisogno di tante mani, di tante risorse, di tante competenze. Ha bisogno però soprattutto di preghiera. Si tratta infatti di sciogliere le durezze del cuore: quelle che solo Dio sa sciogliere. Per questo vi chiedo di partecipare, unendovi almeno spiritualmente, a quanto, nei prossimi giorni, faremo qui ad Assisi, sulle orme di San Francesco”. Infine, l’appello: “Grazie per quanto vorrete fare per coinvolgere in questa iniziativa anche altri.
Accendiamo fiammelle di pace. Una fiammella, da sola, fa poco. Ma tante fiammelle fanno un grande fuoco e una grande luce. Possono accendere la pace!”.

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