Corte di Strasburgo: “torture” al G8 di Genova. “Nessuno dei colpevoli è stato adeguatamente sanzionato”

Strasburgo: sede della Corte europea dei diritti umani (foto SIR/CdE)

“Non c’è dubbio” che i trattamenti subiti dai manifestanti in occasione del G8 di Genova del 2001 siano qualificabili come “torture”. Lo dice la Corte europea dei diritti umani con una sentenza pubblicata oggi che, oltre a decretare la violazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta la tortura e i trattamenti inumani, afferma anche che “nessuna delle persone giudicata responsabile sia stata adeguatamente sanzionata”. Infatti “per l’assenza del reato di tortura in Italia all’epoca dei fatti, la quasi totalità degli atti di violenza erano caduti in prescrizione quando si è svolto il processo”. La Corte dà ragione ai ricorrenti per non aver “beneficiato di una inchiesta ufficiale effettiva”. Da Strasburgo arriva la condanna all’Italia anche riguardo a un altro ricorso, relativo alla di Andrea Cirino e Claudio Renne, detenuti nel carcere di Asti che nel 2004 subirono “maltrattamenti deliberati, premeditati e organizzati” da parte delle guardie carcerarie, atti che la Corte rubrica “costitutivi di atti di tortura”. In questo caso, la “lacuna del sistema giuridico” italiano ha impedito ai giudici, che per altro “si sono veramente sforzati di stabilire i fatti e identificare i responsabili”, “di fare in modo che “i trattamenti contrari all’articolo 3 perpetrati dagli agenti di Stato” fossero sanzionati.

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