Ue: Trento, a Draghi il Premio De Gasperi. “In Europa si va avanti insieme”

“Ho tante ragioni per essere grato e onorato della vostra decisione di attribuirmi oggi il Premio De Gasperi. La sua figura, nel ricordo della sua esperienza, ci trasmette un messaggio ispirato, forte, convinto: ‘In Europa si va avanti insieme nella libertà’”. Lo ha dichiarato oggi a Trento il presidente della Bce, Mario Draghi, ricevendo il premio De Gasperi intitolato ai “Costruttori di Europa”. Accanto al capo dell’Eurotower, al teatro Sociale del capoluogo alpino, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nelle motivazioni del riconoscimento si legge: “Draghi è stato nelle difficili contingenze economiche e politiche di questi ultimi anni una delle personalità che hanno maggiormente e più decisamente contribuito alla tenuta del sistema dell’Unione europea”. Draghi ha tra l’altro affermato: “Coloro che nel secondo dopoguerra volsero lo sguardo all’esperienza dei trent’anni precedenti conclusero che quei governi emersi dal nazionalismo, dal populismo, da un linguaggio in cui il carisma si accompagnava alla menzogna, non avevano dato ai loro cittadini sicurezza, equità, libertà; avevano tradito la ragione stessa della loro esistenza. Nel tracciare le linee dei rapporti internazionali tra i futuri governi, De Gasperi e i suoi contemporanei conclusero che solo la cooperazione tra i Paesi europei nell’ambito di una organizzazione comune poteva garantire la sicurezza reciproca dei loro cittadini”. “La democrazia all’interno di ogni Paese non sarebbe stata sufficiente; l’Europa aveva anche bisogno di democrazia tra le sue nazioni”, ha affermato l’economista in un lungo discorso. “Era chiaro a molti che erigere steccati tra Paesi li avrebbe resi più vulnerabili, anche per la loro contiguità geografica, meno sicuri; che ritirarsi all’interno dei propri confini avrebbe reso i governi meno efficaci nella loro azione”. Dalle parole che De Gasperi “pronunciò in vari discorsi in quegli anni traspare la sua visione di come doveva caratterizzarsi questo processo comunitario. Le sfide comuni andranno affrontate con strategie sovranazionali anziché intergovernative”.

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