Cardinale Bassetti: a 25° ordinazione mons. Giulietti, “Vocazione sacerdotale è chiamata personale del Signore”

“La vocazione sacerdotale è una chiamata personale che il Signore ci ha fatto”. Lo ha detto ieri, 12 settembre e solennità del Santissimo Nome di Maria, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nel saluto inaugurale al vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti, che proprio ieri ha celebrato il 25° di ordinazione sacerdotale durante la Messa per la festa della Madonna delle Grazie nella cattedrale di San Lorenzo, conclusasi, come da tradizione, con il rinnovo dell’Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria della città e dell’arcidiocesi davanti alla splendida immagine della Madonna dipinta da un allievo del Perugino. Quest’anno i fedeli giunti in cattedrale per la ricorrenza mariana si sono stretti in un abbraccio ideale al loro vescovo ausiliare che ha celebrato con il cardinale Bassetti e l’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti. “Mentre la scelta sacerdotale nasce da una profonda e intima convinzione – ha evidenziato il card. Bassetti –, l’episcopato è qualcosa che un sacerdote non sceglie: sono altri a farlo per lui. È un ministero più grande ed impegnativo che il Signore chiede a qualcuno di noi per meglio servire il suo popolo”. Mons. Giulietti, nell’omelia, commentando il passo del Vangelo del miracolo alle nozze di Cana, ha parlato di “eccedenza” di Gesù nel primo del suoi segni, quello di trasformare l’acqua in vino. “Gesù esagera proprio – ha detto il presule –, perché non si limita a fornire il vino che manca, ma ne dà tanto da farci il bagno”. Gratitudine e confusione, le parole chiave dell’omelia. Un pensiero a Maria, “perfetto canale della grazia di Dio”.

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