Musulmani nelle Chiese: mons. Piemontese (Terni), “un segno a favore della pace e della concordia”. Scambio di doni con l’imam Mimoun

“Oggi abbiamo condiviso la misericordia, il perdono, l’impegno per la concordia: è questo un passo verso la pace che è dono di Dio, ma anche impegno umano”. È quanto ha affermato questa mattina il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Giuseppe Piemontese, durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto nella chiesa del Sacro Cuore di Maria a Campomicciolo in Terni alla quale sono intervenuti l’Imam della moschea di Terni, Elachmi Mimoun, e alcuni membri della locale comunità islamica per partecipare alla celebrazione ed esprimere la loro solidarietà dopo i fatti di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia. “All’inizio – si legge in una nota della diocesi – prendendo la parola l’imam ha espresso le proprie condoglianze alla comunità cristiana per quanto accaduto nella chiesa cattolica francese, esprimendo la solidarietà e vicinanza con i fratelli cristiani e riaffermando in modo particolare che i musulmani non sono per la violenza e la guerra e che la loro religione è una religione di pace”. Dopo la liturgia della Parola, il parroco, don Angelo D’Andrea, ha letto la preghiera per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo pronunciata da Papa Francesco nella basilica di San Francesco a Cracovia il 30 luglio. Per mons. Piemontese, la presenza dei musulmani nelle Chiese in questa domenica è stata “un’iniziativa che ho accolto con gratitudine, un fatto straordinario che indica con chiarezza che anche i responsabili delle comunità islamiche danno un segno a favore della pace e della concordia”. “Mi auguro che questo contribuisca a diffondere la cultura della convivenza pacifica e della fraternità e del rispetto reciproco”, ha proseguito il vescovo, per il quale “molto spesso ci vogliono far credere che le guerre nascono nel nome di Dio, quando invece le guerre nascono per il dio denaro”. Non è mancato uno scambio di doni: a mons. Piemontese è stato consegnato un volume del Corano in lingua araba e italiana, all’imam un quadro del Cantico delle Creature di san Francesco.

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