Terrorismo: Rini (“La Vita Cattolica”), “Paesi d’Occidente devono rendersi conto che solo uniti potranno vincere”

“Non passa quasi giorno senza che un massacro, grande o piccolo, sia perpetrato in qualche parte del mondo. E non si sa da dove iniziare per porre fine a una violenza antiumana che sembra non avere ostacoli”. È quanto scrive don Vincenzo Rini, direttore de “La Vita Cattolica”, nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano cremonese nel quale commenta l’“ennesima testimonianza della disumanità di quella gente che grida il nome di Dio mentre uccide e sgozza degli innocenti”. Il riferimento è ovviamente all’assalto di Rouen dove “i seguaci del cosiddetto califfato, al grido di ‘Allah akbar’, hanno sgozzato il parroco di 84 anni, Jacques Hamel”. “Con questo delitto il califfato mette in luce in pienezza la sua vera anima, antiumana e, ancora di più, anticristiana”, osserva il direttore, secondo cui “l’islam radicale, esasperato, sostenuto e finanziato da poteri forti di alcuni Paesi a maggioranza musulmana, continua sulla sua strada di violenza, deciso a conquistare il mondo eliminando il cristianesimo e, con esso, tutto ciò che in qualche modo può frenare il cammino di conquista”.
“Di fronte a tutto questo, si ha netta l’impressione che il mondo occidentale, democratico, non faccia a sufficienza: condanna” ma dovrebbe anche progettare “una strategia unitaria di tutto il mondo libero, cessando le contrapposizioni e i troppi distinguo”. “E, soprattutto, smettendo di chiudere gli occhi di fronte agli Stati ‘amici’ dell’Occidente che, notoriamente, finanziano i movimenti assassini”, sottolinea Rini, secondo cui “di fronte alla grande sfida in corso, i Paesi dell’Occidente devono rendersi conto, una buona volta, che solo uniti potranno vincere. Nessuno può illudersi di salvarsi da solo”.

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