Papa Francesco: Veglia Campus Misericordiae, “la risposta alla guerra è la fraternità”

(dagli inviati Sir a Cracovia) “Siete segno vivo di quello che la misericordia vuole fare in noi”, il tributo del Papa alle tre testimonianze ascoltate. “Noi adesso non ci metteremo a gridare contro qualcuno, non ci metteremo a litigare, non vogliamo distruggere”, ha ammonito subito dopo nel discorso pronunciato nella Veglia al Campus Misericordiae: “Noi non vogliamo vincere l’odio con più odio, vincere la violenza con più violenza, vincere il terrore con più terrore. E la nostra risposta a questo mondo in guerra ha un nome: si chiama fraternità, si chiama fratellanza, si chiama comunione, si chiama famiglia. Festeggiamo il fatto che veniamo da culture diverse e ci uniamo per pregare. La nostra migliore parola, il nostro miglior discorso sia unirci in preghiera”. Poi l’invito alle centinaia di migliaia di ragazzi presenti, da 187 nazioni: “Facciamo un momento di silenzio e preghiamo; mettiamo davanti a Dio le testimonianze di questi amici, identifichiamoci con quelli per i quali la famiglia è un concetto inesistente, la casa solo un posto dove dormire e mangiare”, o con quelli che vivono nella paura di credere che i loro errori e peccati li abbiano tagliati fuori definitivamente. Mettiamo alla presenza del nostro Dio anche le vostre guerre, le lotte che ciascuno porta con sé, nel proprio cuore”.

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