(dagli inviati Sir a Cracovia) “Gesù manda. Lui desidera, fin dall’inizio, che la Chiesa sia in uscita, vada nel mondo”. Lo ha detto il Papa, nella Messa celebrata oggi al Santuario “San Giovanni Paolo II”, fatto costruire nel 2000 dal cardinale Dziwisz a un chilometro di distanza da quello della Divina Misericordia. “Mentre i discepoli chiudevano le porte per timore, Gesù li invia in missione”, ha ricordato Francesco, che ha ripetuto il “grande invito” di San Giovanni Paolo II: “Aprite le porte!”. “Nella nostra vita di sacerdoti e consacrati può esserci spesso la tentazione di rimanere un po’ rinchiusi, per timore o per comodità, in noi stessi e nei nostri ambiti”, ha ammonito il Papa, secondo il quale “la direzione che Gesù indica è a senso unico: uscire da noi stessi. È un viaggio senza biglietto di ritorno”. Di qui la necessità di compiere un esodo dal nostro io”, perché “Gesù non ama le strade percorse a metà, le porte lasciate socchiuse, le vite a doppio binario. Chiede di mettersi in cammino leggeri, di uscire rinunciando alle proprie sicurezze”.