Papa Francesco: a pranzo con i ragazzi, “la mia speranza è che tu non perda la speranza”

(dagli inviati Sir a Cracovia) “La mia speranza è che tu non perda mai la speranza”. È una delle frasi che il Papa ha pronunciato durante il pranzo di oggi in arcivescovado, una tradizione della Gmg, già con Giovanni Paolo II e Benedetto. Lo ha riferito Raviro Tinotenda, della Nuova Zelanda. “Gli ho chiesto – ha precisato – quale fosse secondo lui la sfida più importante da raccogliere, in un mondo così lacerato: ha risposto di non arrenderci a quello che vuole il mondo, e di non perdere mai la speranza, di essere sempre vicini, solidali con il prossimo”. I commensali del Papa erano 13 ragazzi, cinque dei quali sono stati presenti al briefing presso il Media Center insieme a padre Federico Lombardi. “Quando mi hanno detto, tre giorni prima che partissi per la Gmg, che ero stata scelta per pranzare con lui non ci credevo”, ha raccontato Fatima Leung-Wai, della Nuova Zelanda: “Ci avevo già provato durante la Gmg di Rio, ma non c’ero riuscita”. “Quello che mi porto dietro è il sorriso di Papa Francesco”, ha riferito Dorota Abelmoula, portavoce polacca della Gmg, che si è aggiunta ai ragazzi in quanto portavoce della Gmg polacca: “Abbiamo sentito quattro catechesi – ha aggiunto – questa è stata la quinta che il Papa ha voluto fare con noi a tu per tu. Ha parlato con molta semplicità, parlando soprattutto di cose concrete, perché le nostre domande riguardavano come essere cristiani e come vivere l’essere cristiani nella vita quotidiana e attraverso l’evangelizzazione. E lui ci parlava di questo, perché ha sempre parlato delle cose concrete, in riferimento al Vangelo”. “Non ho mai visto un Papa così”, ha aggiunto Paula Mora Diaz, della Colombia, riferendosi alla semplicità e concretezza del linguaggio usato dal Papa. Gli altri 13 ragazzi erano due per ognuno dei cinque Continenti, più due polacchi in rappresentanza del Paese ospitante e la portavoce Abelmoula. Durante il pranzo la conversazione tra i ragazzi e il Papa si è svolta in cinque lingue, soprattutto in italiano e spagnolo. Quando sentiva parlare in inglese e francese, Francesco cercava di rispondere ai giovani nelle loro lingue.

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