Nell’era dei social la visita di Francesco in Polonia è raccontata soprattutto per immagini. Come la foto del Pontefice che attraversa la porta di Auschwitz mentre sulla sua veste si vede l’ombra della scritta “Arbeit macht frei”. L’altra immagine significativa è quella del Papa che alza la mano destra parlando all’assemblea di Blonie e ripetendo involontariamente il gesto di Cristo misericordioso raffigurato sullo sfondo del palcoscenico. Su youtube invece impazza il filmato di un gruppo di giovani che insieme a due sacerdoti esegue al ritmo cadenzato di punk rock una complessa “danza della gioia”. Un altro filmino mostra dei giovani che festeggiano la Gmg2016 sulla grande piazza di Cracovia insieme ad alcune religiose che si rivelano delle ballerine straordinarie. Molto visitato su facebook è l’account di mons. Marek Solarczyk, responsabile per la pastorale vocazionale dell’episcopato polacco che costruisce un gioioso fotoracconto del viaggio del Papa in Polonia arricchito da divertenti selfie. La stampa polacca sembra stordita dalla forza espressiva degli eventi legati alla visita di Francesco e pubblica dei resoconti piuttosto che analisi. Il sito cattolico www.wiara.pl riporta le parole di Wiktoria, sette anni, malata di tumore che dopo la visita del Papa all’ospedale pediatrico di Prokocim promette: “Sarò più forte”. Mentre il maggiore quotidiano polacco “Gazeta Wyborcza”, cercando di prevedere il dopo Gmg2016, dispiega il ventaglio di auspici per “un più prospero sviluppo della situazione interna” nel Paese.