Migranti: Scotto (Si), “Chiesa apre parrocchie e noi sezioni, Lega cosa apre?”

(DIRE-SIR) – “Gli hotspot in mare rischiano di trasformarsi in prigioni galleggianti. Ha ragione Galantino. Dopo di che, da lui viene un richiamo etico: la soluzione dei problemi dovrebbe essere materia delle classi dirigenti europee”. Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, difende la posizione espressa da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in un’intervista a Repubblica, sulla gestione dei flussi di migranti. “Nel Mediterraneo si sta consumando una vera e propria mattanza- spiega Scotto, interpellato dall’agenzia Dire- e il Canale di Sicilia è ormai un cimitero a cielo aperto. Siamo di fronte a un’emergenza. Saggezza vorrebbe che a livello europeo si mettesse in campo un’operazione del tipo ”mare nostrum europeo”, con la priorità di salvare vite umane, come ha detto il presidente Mattarella. Bisogna creare corridoi umanitari e andare a prendere i migranti in fuga prima che si mettano in mare”. Gli hotspot in mare “sono invece un’operazione propagandistica che Alfano ha messo in campo per fronteggiare l’aggressività della Lega. Ma non risolvono il problema e rischiano di trasformarsi in prigione galleggianti. Se poi la Lega parla di complicità e invita la Chiesa a far fronte all’emergenza migranti coi suoi soldi, allora si faccia un esame di coscienza: se uno dovesse comparare quello che la Lega ha ricevuto ed ha dato, con quello che ha dato la Chiesa, ebbene, non c’è paragone. La crisi di Ventimiglia è un esempio. La Chiesa apre le parrocchie, noi le nostre sezioni. La Lega cosa apre?”. (www.dire.it)

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