Parrocchie aperte: don Forconi (Santa Croce – Macerata), “Stiamo cercando di venire incontro a tutte le necessità”

“Stiamo cercando di venire incontro a tutte le necessità. È ovvio che un minimo di programmazione è necessario: ad esempio, da noi la chiesa è aperta dalle 6.30 alle 13 e, dopo una pausa pranzo, dalle 16 alle 19.30. Il portone della parrocchia, comunque, rimane sempre aperto. Campanello, telefono: insomma, le possibilità per ci sono”. Parola di don Alberto Forconi, da tempo guida della numerosa comunità di Santa Croce, a Macerata, che non nasconde, comunque, le difficoltà “a tenere spalancate le porte della chiesa ad ogni orario è problematico, in primo luogo per la sicurezza, dal tabernacolo dove è conservato il Santissimo Sacramento, alle opere d’arte, che la nostra chiesa conserva”. La sua parrocchia, tuttavia, stando a quanto riferiscono i fedeli può davvero dirsi aperta. “Siamo pronti ad accogliere anche i casi più problematici – afferma il sacerdote -, facendo il possibile, nonostante gli orari non sempre facilmente gestibili, per mettere in pratica l’invito del Papa in modo concreto e sereno”. Esattamente come esorta Bergoglio, appunto: “Chi serve non è schiavo dell’agenda che stabilisce, ma, docile di cuore, è disponibile al non programmato: pronto per il fratello e aperto all’imprevisto”.

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