Società: Comunità Sant’Egidio Genova, “il confine tra povertà e vita normale diviene più instabile”

“Il mondo dei poveri è profondamente cambiato, è divenuto più fluido” e “il confine tra povertà, bisogno e vita normale diviene sempre più instabile”. A Genova è stata presentata l’edizione 2016 della guida “Dove dormire, mangiare, lavarsi”, pubblicata dalla Comunità di Sant’Egidio in 4mila copie, che sarà distribuita a persone senza dimora, stranieri e famiglie in difficoltà. “Le categorie a rischio – spiegano i responsabili della Comunità – sono molteplici e hanno coinvolto un maggior numero di persone. Un abitante di Genova su 245 ha mangiato alla mensa della Comunità di Sant’Egidio e gli italiani sono il primo gruppo nazionale” anche se “la città dei poveri si sta rapidamente internazionalizzando” tanto che “sono 87 le nazionalità presenti alla mensa e ai centri di Sant’Egidio”. “Per la prima volta dal 2008 – continuano da S.Egidio – sono diminuite nuove iscrizioni” anche se, “rispetto agli anni precedenti, è cresciuto il numero delle persone che si sono rivolte a questi centri per un periodo limitato di tempo”. Inoltre, “molti stranieri sono tornati in patria”. In numeri, la comunità ha erogato 4 tonnellate di frutta, 21mila litri di latte, 22 tonnellate di pasta, 7mila litri d’olio, 15mila confezioni di succhi di frutta e 35 pezzi di scatolame, oltre a zucchero, biscotti e formaggio distribuiti come sostegno alimentare. Sono stati forniti 20mila capi di abbigliamento a persone in difficoltà. Sono state fatte 800 visite mediche ambulatoriali, 180 visite oculistiche e esami della vista e 50 trattamenti di fisioterapia.

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