Fisc: Zanotti (presidente), lettera al Papa “siamo uno dei primi frutti del Concilio vaticano II”

“Santità, in occasione dell’udienza che ci ha concesso oggi per i 50 della nostra Federazione, le abbiamo portato una raccolta con tutti i giornali che compongono la grande famiglia della Fisc. Si tratta di 192 testate con diffusione locale che danno voce a gran parte delle Diocesi italiane. Giornali in diversi casi molto radicati nel territorio. Tanto radicati che vengono spesso definiti ‘giornali di popolo’ visto come si identificano con le città e i paesi di cui narrano le vicende dalla fine del 1800”. Inizia così la lettera consegnata oggi a Papa Francesco per accompagnare la raccolta dei giornali Fisc, in occasione dell’udienza giubilare in piazza San Pietro. Al Santo Padre, tramite una lettera al segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, la Fisc ha consegnato anche un’offerta per la Carità del Papa. “Questi ‘fogli’ – si legge nel testo, a firma del presidente della Fisc, Francesco Zanotti – nacquero per lo più dopo il ‘Non expedit’ di Papa Pio IX ed ebbero notevole impulso con l’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII. I cattolici, ritiratisi dalla politica attiva, si impegnarono nel sociale. Tra le numerose opere cui diedero vita, ci furono centinaia di settimanali e decine di quotidiani”. Zanotti spiega: “Noi siamo gli eredi di questa gloriosa tradizione. Nel 1966 un gruppo di sacerdoti-direttori e alcuni laici diedero vita alla Fisc. Fu uno dei primi frutti del Concilio vaticano II. Papa Paolo VI incoraggiò questa esperienza, in modo che ne avesse anche un rilievo nazionale, come poi si è verificato negli anni successivi. A noi ora resta il compito di portare avanti questo avvenimento in un cambiamento d’epoca, come lei ha ricordato a Firenze durante il decennale Convegno nazionale della Chiesa italiana”.

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