Giornata vittime della mafia: Reggio Calabria, celebrata dal Consiglio comunale dei ragazzi dell’Istituto Falcomatà Archi

La giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie (21 marzo) è stata celebrata anche dal baby consiglio comunale dell’Istituto comprensivo Falcomatà-Archi di Reggio Calabria, con un manifestazione tenuta il 23 marzo presso la sede di Archi, nel corso della quale sono stati ricordati i 900 nomi delle vittime. All’iniziativa hanno partecipato numerosi alunni del plesso e i baby consiglieri provenienti dagli istituti di S. Caterina, San Brunello e Pirandello. A portare la sua testimonianza è stata Stefania Gurnari, del gruppo Libera Memoria nonché mamma di Antonino Laganà, un ragazzino rimasto ferito in una sparatoria nel 2008, mentre nella scuola di Melito Porto Salvo è stato centrato da una pallottola vagante. Antonino si è ristabilito e adesso mamma Stefania si reca nelle scuole e in tutte le realtà nelle quali è richiesta la sua testimonianza. Farsi “artefici del cambiamento di una realtà che ha nelle persone oneste la sua maggioranza”, la sua esortazione. “La scuola – ha ammonito – deve essere la prima palestra di vita per gli alunni e, lì dove si verificano episodi di bullismo, è chiesto a gran voce agli alunni di isolare questi fenomeni di violenza perché sono la base della mentalità mafiosa. Bisogna reagire per arginarli prima che succeda l’irreparabile. Solo così possiamo sperare in un futuro migliore, se diventiamo tutti protagonisti del nostro presente”. “Noi siamo lo Stato – ha concluso -. Noi dobbiamo aiutare le istituzioni”. La manifestazione, ha ricordato da Daniele Quartuccio, animatore e referente di Libera per il progetto del baby consiglio comunale all’interno dell’istituto, “ha lo scopo di commemorare tutte le vittime innocenti delle mafie sin ad oggi riconosciute, perché la memoria è un esercizio collettivo e di corresponsabilità al quale non ci possiamo sottrarre”.

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