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Papa Francesco: udienza, Gesù ci dice: “Se potessi soffrire di più per te, lo farei”. Cita Giuliana di Norwich

“Questo è il nostro Gesù, che a ognuno di noi ci dice: se potessi soffrire di più per te, lo farei”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella catechesi dell’udienza generale di oggi, dedicata al Triduo Pasquale, ha citato Giuliana di Norwich, “una ragazza analfabeta che ebbe delle visioni della passione di Gesù e che poi, divenuta una reclusa, ha descritto, con linguaggio semplice, ma profondo e intenso, il senso dell’amore misericordioso”. “Allora il nostro buon Signore mi domandò: ‘Sei contenta che io abbia sofferto per te?'”, il dialogo citato da Francesco: “Io dissi: ‘Sì, buon Signore, e ti ringrazio moltissimo; sì, buon Signore, che Tu sia benedetto’. Allora Gesù, il nostro buon Signore, disse: ‘Se tu sei contenta, anch’io lo sono. L’aver sofferto la passione per te è per me una gioia, una felicità, un gaudio eterno; e se potessi soffrire di più lo farei'”. Quello di Pasqua, ha commentato il Papa, “è tutto un grande mistero d’amore e di misericordia. Le nostre parole sono povere e insufficienti per esprimerlo in pienezza”. “Come sono belle queste parole!”, ha esclamato a proposito di Giuliana di Norwich: “Ci permettono di capire davvero l’amore immenso e senza confini che il Signore ha per ognuno di noi”. “Lasciamoci avvolgere da questa misericordia che ci viene incontro”, l’invito pasquale di Francesco: “E in questi giorni, mentre teniamo fisso lo sguardo sulla passione e la morte del Signore, accogliamo nel nostro cuore la grandezza del suo amore nell’attesa della Risurrezione”.

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