Cardinale Bagnasco: “benevolenza e fiducia reciproca il regalo che chiedo per i 50 anni di ordinazione sacerdotale”

Un clima di benevolenza e un sostegno concreto alla casa del clero. Sono questi i “regali” chiesti dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in occasione della ricorrenza dei 50 anni di ordinazione sacerdotale. La diocesi genovese, infatti, si prepara a celebrare domani l’anniversario in occasione della Messa Crismale del Giovedì Santo. Intervenuto a Genova a margine dell’inaugurazione di alcuni alloggi per le persone in difficoltà, il cardinale ha voluto esprimere “grande gratitudine e affetto per i miei sacerdoti che benevolemente hanno voluto pensare alla celebrazione della Messa Crismale arrichita da questo abraccio di affetto che io ricambio come meglio posso con tutto il cuore”. Il cardinale ha anche affermato di “aver chiesto un regalo grande a livello materiale” ossia “aiutare la casa del clero, dove ci sono i miei sacerdoti più anziani e bisognosi, che ha bisogno di qualche ristrutturazione”. L’arcivescovo però desidera anche “un regalo spirituale”. “Vorrei crescere nello stile della benevolenza”, ha affermato. “Non sono capace di grandi opere, ma vorrei lasciare nella mia diocesi, e nel mio clero, uno stile di rapporti di benevolenza, di fiducia reciproca”. L’invito è a “guardarci negli occhi avendo fiducia e affetto, gli uni verso gli altri”. Certamente è “qualcosa di invisibile ma che è molto auspicabile” e “l’Occidente ne ha molto bisogno, lo desidera anche se sembra andare in tutt’altra strada” perché “desidera vedere comunità e luoghi dove regna la benevolenza e non la competizione, l’invidia, l’arrivismo e il materialismo”.

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