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Russia: chiuso il Giubileo, la Chiesa invita alla preghiera e alla solidarietà. “Tre minuti al giorno con Gesù”

“Questa mattina, passando per l’ultima volta la porta della misericordia nella nostra cattedrale, ho pensato: la porta si chiude, ma i nostri cuori non si devono chiudere. Possano queste porte restare aperte nei nostri cuori”. Così, nella cattedrale di Mosca, l’arcivescovo Paolo Pezzi ha esordito ieri nell’omelia della celebrazione conclusiva dell’Anno santo della misericordia. Commentando le letture, mons. Pezzi ha insistito in particolare sulla necessità di perdonare “per amare il prossimo, qualsiasi prossimo, anche il nemico”. Perché se “rifiuto di perdonare il prossimo, significa che sono lontano da Dio”, non perché il perdono del prossimo “sia una condizione per ricevere il perdono di Dio, bensì è manifestazione dell’amore di Dio”. “Siate misericordiosi come il Padre non è un invito che Cristo fa a ciascuno di noi per un anno, ma per la vita”, ha invece scritto alla sua diocesi il vescovo di Saratov, mons. Clemens Pickel. Il vescovo invita la diocesi a dedicare alla preghiera l’anno che comincerà il 27 novembre: “Esorto tutti a rinnovare la propria preghiera a Dio e ai santi”, in un cammino “comune, ma necessariamente anche individuale e personale”. E così chiede di cominciare dando “a Dio ogni giorno 3 minuti del proprio tempo, non di meno, al silenzio, senza scuse! Meglio se sempre alla stessa ora, magari programmando una sveglia sul telefono”, per leggere una frase del Vangelo e guardare, insieme a Gesù, alla propria vita.

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