Diocesi: mons. Cantafora (Lamezia Terme), “la misericordia non chiude le porte”

“L’amore di Dio non è un discorso sulla misericordia, ma è molto di più: è l’esperienza di essere e sentirci amati, amatissimi. Così, anche se l’Anno santo si conclude, la misericordia non chiude le porte. Essa resta per noi sicura, intramontabile, eterna e fedele. Che cosa la Chiesa porta con sé al termine di questo anno? Il desiderio di vivere della misericordia del Signore e di essere serva del suo Sposo e serva del suo popolo”. Così il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Luigi Cantafora che ieri sera in cattedrale ha concluso con una concelebrazione eucaristica l’Anno giubilare della diocesi lametina alla presenza di circa tremila persone. Durante la celebrazione l’ordinazione di sei diaconi: 5 giovani in cammino verso il sacerdozio e un diacono permanente. A loro si è rivolto nell’omelia mons. Cantafora ricordando che “tutti hanno un posto nel cuore di Dio e voi da oggi sarete servitori, nella Chiesa, di tutta l’umanità. La Chiesa guarda a voi con tanta speranza, fiducia e stima. Riconoscetevi – ha aggiunto – sempre oggetto della misericordia di Dio: Egli chiamandovi al ministero, vi mostra misericordia. Voi cari figli, ricordate a noi tutti che la Chiesa è la sposa di Colui che non venne per essere servito ma per servire e stette in mezzo a noi come colui che serve”. Il presule ha riepilogato i diversi momenti dell’Anno giubilare della Chiesa lametina evidenziando il gran numero di persone che hanno varcato la Porta Santa, in Cattedrale e nelle chiese giubilari.

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