Cardinale Scola: “misericordia è la parola definitiva sulla nostra esistenza”

“Misericordia – alla lettera ‘aprire il cuore agli infelici’ – è la parola definitiva sulla nostra esistenza”. Lo ha affermato ieri pomeriggio l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, presiedendo in Duomo la celebrazione a conclusione dell’anno giubilare, nella prima domenica dell’Avvento ambrosiano. Per Scola “l’Anno Santo che si conclude, ci ha aiutato a risvegliare la necessità di riconciliarci con Dio, con gli altri e con noi stessi”. “Avremo occasione come diocesi di tornare sui frutti del Giubileo perché possano, nel tempo, moltiplicarsi”, ha proseguito l’arcivescovo. “Lasciamoci educare nel frattempo alla mentalità e ai sentimenti di Cristo attraverso una pratica continua delle opere di misericordia”, ha ammonito Scola, evidenziando che si tratta di “un’educazione che trova nell’Avvento ambrosiano un tempo privilegiato”. Annunciando “la fine del tempo, Gesù vuole focalizzare l’attenzione dei suoi discepoli, anche la nostra quindi, sul senso del tempo e della storia”. “La comunità cristiana riceve in tal modo un compito missionario di grandi proporzioni”, ha aggiunto l’arcivescovo, sottolineando che “per noi che viviamo in Europa e, come qualcuno ha scritto, siamo la società della stanchezza, è importante sostenerci in questo prezioso compito che appaga la nostra sete di pienezza e viene incontro a quella di tutti i nostri fratelli uomini”. “La virtù dell’Avvento è la speranza. Di questi tempi un bene tanto raro, quanto necessario e urgente”, ha osservato Scola, che ha concluso con un invito: “prepariamoci con gratitudine e generoso impegno alla venuta del Papa che riscalderà il nostro amore”.

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