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Cardinale Parolin: in Siria “situazione drammatica”. “Trovare una via di uscita”

“La situazione è drammatica e ha bisogno di trovare una via di uscita. È troppo tempo che la Siria è in preda al conflitto. Si spera che con questi cambiamenti che ci sono stati con il voto negli Stati Uniti si trovi quella soluzione negoziata che sempre la Santa Sede ha invocato”. Lo ha dichiarato al Sir il Segretario di Stato di Sua Santità, cardinale Pietro Parolin, intervenuto al convegno internazionale “Damasco – Prisma di speranze” che si è chiuso ieri a Roma, promosso dal Pontificio Istituto Orientale (Pio) per ricordare i suoi cento anni di attività. Parlando a margine dell’incontro il Segretario di Stato ha ribadito: “Non c’è possibilità di risolvere la crisi siriana attraverso le armi. La soluzione militare non fa altro che provocare maggiore sofferenza e dolore alle persone. Invochiamo una soluzione negoziata”. La Chiesa, d’altra parte, continuerà a fare la sua parte. A riguardo, ha spiegato il cardinale Parolin, “la creazione a cardinale nel prossimo Concistoro del nunzio a Damasco, Zenari, darà ancora più impulso all’azione diplomatica della Santa Sede. La scelta del Santo Padre – ha affermato il cardinale – si riferisce innanzitutto alla persona, che ha voluto rimanere e condividere una situazione di grande sofferenza, il momento drammatico che sta vivendo la Chiesa in Siria e il popolo tutto. Nello stesso tempo è un rinnovato segnale di interesse per la situazione. Che sviluppi potrà avere? Non possiamo dirlo, speriamo che anche questo possa facilitare una soluzione negoziata”. Dal card. Parolin è arrivata anche una parola di vicinanza ai cristiani del Medio Oriente e della Siria: “Diciamo che siamo loro vicini. La Santa Sede cerca in tutti i modi che le sono permessi di aiutarli ad uscire da questa situazione. Esprimiamo loro la vicinanza e la preghiera della Chiesa e naturalmente l’impegno”.

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